LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE CONDIZIONATORE

Quando acquistate un elettrodomestico, solitamente vi aspettate che sia corredato da un libretto che indichi le modalità d’uso e manutenzione dell’apparecchio. Bene, questo accade anche con gli impianti presenti nella vostra abitazione o nel vostro luogo di lavoro. Generalmente sono indicate le modalità d’utilizzo con rifermento alla sicurezza e alle prestazioni possibili e consigliate, oltre alle tempistiche e alle procedure di manutenzione del condizionatore.

Spesso si considera valido e sufficiente il libretto in dotazione al generatore (come caldaia, pompa di calore, ecc.), ma gli impianti sono composti da molte parti e installati in luoghi differenti tra loro. Questo dev’essere coordinato e previsto da un manuale generale:

  • come prescritto dalla legislazione vigente, le operazioni del manutentore devono essere effettuate secondo le indicazioni rilasciate da installatori e manutentori in funzione di quanto previsto dai produttori degli apparecchi e dalle norme tecniche, ed eseguite da ditte abilitate
  • l’obiettivo principale delle attività manutentive è di permettere al responsabile dell’impianto di mantenerne, nel corso del tempo, la sicurezza, l’efficienza e la salubrità
  • le attività manutentore vengono registrate all’interno di un libretto di uso e manutenzione dell’impianto al fine di conservare una cronistoria, valutando così nel corso del tempo le necessarie azioni da intraprendere nei confronti dell’impianto stesso
  • detto libretto fornisce indicazioni sul corretto utilizzo dell’impianto, oltre a declinare ed illustrare le tipologie di attività manutentore necessarie a garantire la sicurezza, l’efficienza e la salubrità

USO DELL’IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO

Il modo in cui si usa un impianto può fare una grande differenza, e dipende da molti fattori come il tipo di involucro, le esigenze/abitudini degli utilizzatori o il tipo di generazione e di emissione del calore. Ad esempio: è differente se la mia casa è più o meno isolata, se il mio generatore funziona ad alta o bassa temperatura, se ho un impianto a radiatori, radiante o a ventilconvettori. Questo inciderà innanzitutto sui consumi di energia primaria, ma anche sul benessere percepito da chi vive all’interno degli ambienti climatizzati. Quindi è importante parametrizzare il funzionamento degli impianti insieme ad un professionista, in modo da ottimizzare tutti gli aspetti del sistema.

CHI PUO’ FARE LA MANUTENZIONE DEL CONDIZIONATORE

La manutenzione del condizionatore si divide in due grandi gruppi: quella che può fare l’utente e quella che deve fare un’azienda abilitata e certificata.

COSA PUO’ FARE L’UTENTE:
Una buona manutenzione preventiva è fondamentale per prevenire guasti, inefficienze, o ancor peggio, contaminazioni pericolose per la salute. L’utente può fare le manutenzioni più semplici come lo spurgo degli impianti ad acqua, il ripristino della pressione dell’impianto termico, la pulizia dei filtri aria delle unità ventilanti all’interno dei singoli locali, ecc.

ATTENZIONE: prima di ogni operazione valutare sempre le condizioni di sicurezza e disattivare l’impianto spegnendolo e togliendo l’alimentazione elettrica; prendere opportune precauzioni per impedire a terzi di riattivare l’impianto prima della fine dei lavori; utilizzare accorgimenti per la protezione personale quali dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) come ad esempio mascherine filtranti, guanti, occhiali e qualsiasi ausilio di protezione e sicurezza si renda necessario.

COSA FA L’AZIENDA QUALIFICATA:
Gli interventi che necessitano della competenza di personale qualificato ed esperto si dividono in due categorie: quelli di manutenzione ordinaria e quelli di manutenzione straordinaria.

MANUTENZIONE ORDINARIA CONDIZIONATORE

I controlli di manutenzione ordinaria del condizionatore si pongono l’obiettivo di verificare lo stato dell’impianto definendone le eventuali carenze ed attuando le necessarie attività correttive che possono essere di tipo ordinario, igienico e straordinario.
Le attività di controllo permettono, durante l’arco di vita dell’impianto, di comprendere l’andamento in termini di efficienza e valutazione del ciclo di vita.
I controlli sono parte integrante e fondamentale dell’attività manutentiva e costituiscono in una serie di verifiche periodiche atte ad analizzare la funzionalità, l’efficienza e l’igiene degli impianti di climatizzazione.
Tali controlli professionali devono essere effettuati da imprese abilitate e certificate che attraverso la competenza tecnica e l’utilizzo di strumentazione dedicata, analizzano l’impianto definendo altresì le attività manutentore successive per importanza e necessità.
Durante l’attività di controllo sarà opportuno verificare la presenza della documentazione correlata con l’impianto e nello specifico: dichiarazione di conformità, libretto d’uso e manutenzione e registri gas, ozono lesivi, registri F-GAS/banca dati F-GAS.

Possiamo classificare i controlli in 4 categorie specifiche ovvero di tipo visivo, funzionale, strumentale ed igienico. Riportiamo di seguito un elenco di controlli esemplificativo e non esaustivo.
Le attività ordinarie perseguono l’obiettivo di mantenere nel corso del tempo le caratteristiche di efficienza, sicurezza e salubrità dell’impianto di climatizzazione, intervenendo in modalità correttiva rispetto alle anomalie e/o usure esistenti.
Le attività ordinarie possono essere strettamente correlate con i controlli, svolgendo la funzione di correzione rispetto alle anomalie riscontrate, oppure possono essere indipendenti ed eseguite secondo una cadenza programmata.
La manutenzione ordinaria ha diverse fasi: controlli visivi e funzionali, controlli strumentali, verifiche documentali, attività igieniche.

  1. I controlli visivi e funzionali Attraverso i controlli di tipo visivo, il personale qualificato e certificato analizzerà lo stato e l’eventuale deterioramento delle componenti fondamentali e critiche per il corretto funzionamento dell’impianto. Tali controlli sono di assoluta importanza perché permettono di comprendere (attraverso anomalia di usura) se vi sono sbilanciamenti che possano provocare inefficienza di funzionamento, squilibri energetici e d’incendio, e si riferiscono allo stato delle macchine e delle tubazioni, del controllo della tenuta dei fissaggi, verifica di eventuali perdite, controllo di assenze vibrazioni, ecc.
  2. I controlli strumentali sono tutte quelle operazioni che necessitano di strumenti per la misurazione dei parametri di funzionamento e stati di conservazione degli apparecchi e degli impianti (ad esempio temperature, analisi di combustione, verifica di pressioni statiche e di esercizio, misurazione delle portate dei fluidi, ecc.)
  3. Le verifiche e gli aggiornamenti documentali vengono eseguite dal tecnico abilitato e dal responsabile dell’impianto (operatore); in alcuni casi gli interventi di manutenzione devono essere segnalati agli enti di competenza (Registro degli impianti termici, Banca Dati F-GAS, ecc.). Queste segnalazioni obbligatorie prevedono in alcuni casi il pagamento di una cifra con cadenze temporali definite dagli enti stessi o dalla normativa vigente.
  4. Le attività igieniche si pongono un obiettivo estremamente importante in relazione agli impianti ovvero garantirne gli aspetti di salubrità nel corso del tempo. Negli ultimi decenni si è osservato un rapido e cospicuo aumento delle ricerche sugli effetti dall’inquinamento dell’aria sulla salute. È meno considerato invece il ruolo degli impianti di climatizzazione all’interno dei luoghi interni di vita e di lavoro. Tali impianti hanno lo scopo di trattare l’aria interna dal punto di vista della temperatura e dell’umidità. Una non adeguata gestione manutentiva e igienica produce effetti negativi che favoriscono la proliferazione di agenti patogeni quali allergeni, spore, muffe, e batteri.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA CONDIZIONATORE

La manutenzione straordinaria del condizionatore si pone l’obiettivo di ripristinare la funzionalità dell’impianto, in seguito ad eventi non programmati (es. rotture di componenti) tali da pregiudicare la disponibilità immediata dell’impianto stesso o la disponibilità necessaria alla tipologia di utenza servita dall’impianto.

Le attività straordinarie sono effettuate in relazione diretta all’evento accorso e possono essere di tipo differito od urgente a seconda della tipologia di avaria e delle necessità degli utilizzatori. Inoltre, spesso richiedono il ricorso a mezzi, attrezzature, strumenti ed in particolare a componenti sostitutivi dell’impianto che possono rendere l’onere dell’intervento di particolare rilevanza.

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