I materiali per gli impianti termici: proprietà e caratteristiche

I materiali usati per la realizzazione degli impianti termici si differenziano a seconda delle caratteristiche del fluido che devono trasportare e dal luogo in cui vengono installati: aspetti, questi, che sono regolati da normative tecniche e specifiche. Di seguito riportiamo una panoramica sui materiali per gli impianti termici più utilizzati, indicando le principali caratteristiche e funzionalità per sfruttarli al meglio.

Acciaio

Nella versione zincata, l’acciaio viene utilizzato molto spesso nelle installazioni a vista, a causa soprattutto della presenza di giunzioni di tipo meccanico con guarnizioni eseguite artigianalmente dall’installatore. Nella versione non zincata, invece, le giunzioni possono essere eseguite per mezzo di brasatura autogena o elettro-saldatura. L’acciaio può essere impiegato per il trasporto di acqua, gas combustibili, aria compressa, acqua tecnica per la climatizzazione, ecc. Tra i suoi principali vantaggi, spicca la resistenza meccanica e la resistenza agli agenti atmosferici, benché l’interno poroso possa rilasciare delle particelle di materiale ferroso e di scorie diluite nell’acqua.

Ghisa

La ghisa è un materiale molto duro ma al tempo stesso fragile che viene impiegata per corpi scaldanti, corpi di caldaie, e affini, che nell’immaginario storico è il simbolo dei termosifoni per antonomasia. In genere, la sua inerzia termica induce a pensare che un termosifone in ghisa scaldi più di altri materiali, ma in realtà richiede volumi maggiori sia in termini di spazio occupato sia di contenuto d’acqua necessario. Questi due fattori, assieme alla struttura porosa e il rilascio di particelle, non rendono i termosifoni in ghisa tra i migliori da utilizzare per il riscaldamento degli ambienti, benché particolarmente suggestivi.

Rame

Il rame è usato sia per gli impianti a vista che sotto traccia, e può essere impiegato per il trasporto di acqua, gas combustibili, gasolio, aria compressa, acqua tecnica per la climatizzazione, gas frigorigeni, ecc. Se viene utilizzato per il trasporto di acqua potabile, deve prima aver subito un trattamento per evitare il contatto diretto per l’acqua potabile con il metallo. Lo spessore può variare a seconda del modo in cui viene impiegato, mentre le giunzioni possono essere meccaniche, per mezzo di saldatura dolce o forte, oppure per mezzo di giunti a pressare. Se ne sconsiglia l’utilizzo qualora siano presenti correnti vaganti, ad esempio vicino a ferrovie o cabine elettriche, in quanto con il passare del tempo potrebbero danneggiare il rame.

Multistrato

Il multistrato è la tipologia maggiormente utilizzata, con un’ampia varietà di sistemi che si differenziano nel tipo di materiali usati, nello spessore e nella tipologia di giunzione. Grande importanza ha sicuramente il materiale a contatto diretto con l’acqua potabile, che deve garantirne la potabilità nel corso del tempo e le condizioni fisiche di progetto, così come lo spessore dell’alluminio che garantisce la resistenza meccanica del prodotto. Questi sistemi possono essere usati per il trasporto di acqua potabile, acqua tecnica per la climatizzazione, gas combustibili, ecc. Le giunzioni sono meccaniche o per mezzo di giunti a pressare, mentre l’installazione non può essere effettuata a vista, perciò deve essere effettuata sotto traccia o in luoghi tecnici protetti dai raggi solari.

Polietilene

Il polietilene è progettato per installazioni interrate, è dotato di giunzioni che possono essere meccaniche o saldate, e può essere utilizzato per il trasporto dell’acqua potabile e non, dei gas combustibili, ecc. Anche in questo caso può essere realizzato in diversi spessori, e questo dona al sistema radiante una maggiore o minore resistenza alle sollecitazioni della pressione del fluido. Sono da evitare installazioni a vista, sotto traccia; è consigliabile posare la tubazione in un letto di sabbia.

Polietilene reticolato (pe-X)

Di polietilene reticolato ne esistono diverse tipologie, sia per composizione che per spessore, le quali vengono sottoposte a vari trattamenti a secondo del loro utilizzo. Può essere utilizzato per il trasporto dell’acqua potabile, ma è sovente presente nei sistemi radianti per la climatizzazione ambiente. Le giunzioni sono sempre meccaniche. Anche questo materiale deve essere installato in modo protetto dalla luce.

Acciaio Inox

Sono numerose le tipologie di acciaio Inox, e la loro scelta dipende dal tipo di utilizzo: possono essere utilizzati per il trasporto di acqua, gas combustibili, gas combusti, aria compressa, fluidi alimentari (vino, latte, ecc.). Le giunzioni, invece, possono essere realizzate in elettro-saldatura, meccanica, o per mezzo di giunti a pressare.

Polipropilene

Il polipropilene è utilizzato sia per i sistemi di adduzione di acqua potabile e non, sia per i sistemi di scarico sanitario. Per quanto riguarda l’adduzione, invece, vengono utilizzati soprattutto giunzioni termo-saldate, mentre per lo scarico sanitario si impiegano sia le giunzioni termo-saldate che quelle ad innesto. Anche i serbatoi vengono spesso prodotti in polipropilene ed hanno forme e volumetrie molto varie.

PVC

IL PVC si utilizza per lo scarico sanitario, per il trasporto di fluidi industriali, per il trasporto dell’aria, ecc. Le giunzioni sono in genere realizzate per mezzo di giunti ad innesto, giunti ad incollare o meccanici. Così come tutti i materiali plastici, è importante non installare gli impianti in PVC a vista sotto la luce soprattutto di quella solare.

I materiali per l’aeraulica e il trattamento dell’aria meritano un discorso a parte, in quanto se ne utilizzano diversi, come l’alluminio, materiali pre-isolati come il P3, per canali, bocchette, plenum, ecc, oltre ai sistemi di filtraggio e di scambio termico dei fluidi. I materiali per questo tipo di utilizzo devono avere caratteristiche di facile pulizia e di disinfezione e di isolamento termico.

Riguardo all’isolamento termico, gli impianti termo-idraulici devono necessariamente essere isolati termicamente. I prodotti utilizzati sono molteplici, anche se il più comune è il neoprene, un materiale autoestinguente a cellule chiuse, presente sul mercato in tubi, nastri adesivi, e lastre.

Il materiale più importante, però, è l’uomo: partendo dalle necessità, dai desideri del committente, le competenze del progettista e/o dell’installatore, in una costruzione di idee, esperienze, e visioni atte a realizzare dei sistemi innovativi che possano soddisfare le esigenze dell’utilizzatore finale. Un’alchimia formata da persone con un unico obiettivo concreto: realizzare un ambiente confortevole per mezzo di sistemi performanti ad alto risparmio energetico.

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